Pneumatici troppo gonfi o troppo sgonfi? Ecco le conseguenze della pressione sbagliata

La pressione delle gomme è un elemento fondamentale per la manutenzione e l’allungamento della vita dei vostri pneumatici.

Come abbiamo già ricordato, una pressione di gonfiaggio non corretta ha enormi conseguenze sulle gomme del vostro mezzo andando a compromettere in primo luogo la sicurezza di automobilisti e motociclisti, ma anche la guida stessa del veicolo con impatti negativi sul consumo di carburante, la longevità dei pneumatici (rapida usura) e la stabilità del mezzo (aumenteranno in particolare gli spazi di frenata, soprattutto nel caso in cui si verifichi il fenomeno di aquaplaning).

Analizziamo di seguito gli impatti maggiormente negativi di un pneumatico che presenta gli estremi troppo gonfi o troppo sgonfi.

Quando una gomma è sovragonfiata

Significa che è a contatto con l’asfalto una minore superficie della stessa. Questo errore porta a un’usura centrale del battistrada con la conseguente deformazione, a lungo andare, dello pneumatico stesso, un aumento dello spazio di frenata, una minore aderenza all’asfalto, un’usura anomala di alcune parti meccaniche del vostro mezzo (come p.e. le sospensioni), una maggiore vulnerabilità sulle strade dissestate e a un ridotto comfort di guida (minore attuazione delle irregolarità dell’asfalto e maggiore rumore all’interno del veicolo).

Quando il pneumatico è sottogonfiato

Nel caso contrario, invece, quando il pneumatico è sottogonfiato vuol dire che c’è una maggiore superficie della gomma che tocca terra. In questo caso, sono i bordi del battistrada, il fianco del pneumatico e il cerchietto a usurarsi maggiormente portando inevitabilmente a usurare il cerchione con un basso controllo del vostro veicolo e a surriscaldare il pneumatico con la conseguenza estrema, ma non così rara, del suo scoppio. Con una pressione bassa, inoltre, aumenta anche lo spazio di frenata sul bagnato (resistenza minore sul bagnato) con un aumento delle difficoltà di manovre della vettura (parcheggio difficoltoso, sovrasterzo o sottosterzo).

Tenete presente che lo stesso discorso vale anche per la moto. L’unica differenza rispetto all’auto sta nel fatto che il controllo della pressione deve essere effettuato ogni 15 giorni e non una volta al mese.

Per monitorare costantemente la pressione dei vostri pneumatici esistono anche i sensori di pressione delle gomme: dispositivi che, essendo all’interno della gomma, segnalano alla centralina tramite impulsi radio la variazione di pressione interna, fornendo i dati al guidatore in tempo reale. Grazie al fatto di essere presenti a bordo del veicolo, i TPMS riducono il rischio di incidenti e assicurano la massima sicurezza in fatto di stabilità e tempi di frenata.

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